Grandi opere e concorsi

CORRIDOIO COLOMBO (“ La Porta del Mare”) 

Il progetto “La Porta del Mare” è formato da due torri triangolari di cristallo trasparenti e leggere.

Visibili da grande distanza, le due torri formano un gigantesco portale socchiuso. I due monoliti caratterizzano il nodo di scambio della mobilità su ferro e su strada per e dal litorale di Ostia e la zona Pontina. La loro altezza e forma sono un omaggio alla città di Roma che richiama l’arco di alluminio di Adalberto Libera mai realizzato,  come simbolico segno di apertura della città eterna che si trasforma in un moderno luogo di funzioni . In cima a sbalzo il “museo del territorio”, e dall’altra parte una grande serra trasparente aperta al pubblico, e poi ristoranti, un albergo, un centro civico, una sala congressi una biblioteca, uffici, un asilo nido e una scuola materna al piano terra e altre funzioni terziarie e commerciali nei piani intermedi frammisti ad aree verdi pensili. Inoltre sono previsti grandi parcheggi sotterranei, il parco territoriale e la linea in sede protetta per l’Eur che formerà un vero e proprio centro di attrazione per i cittadini e i lavoratori che vi transiteranno. Nel nodo di scambio avrà sede la principale stazione del sistema di trasporto in sede protetta su binari (sopraelevato con altezze variabili per garantire il minor impatto ambientale possibile) che dall’Eur servirà tutti i sedimi urbani lungo la Colombo fino all’Infernetto e Casal Palocco per poi dirigersi alla direzionalità della Fiera di Roma, assorbendo il traffico pendolare dalla zona Pontina, o dal litorale nord di Roma e di Ostia e zone satelliti.

Gli edifici saranno “edifici verdi”, ventilati in maniera naturale e con le pareti esterne che incamereranno e produrranno energia. La pelle bioclimatica è composta da un sistema di facciata formato da una retro camera a dimensione variabile nel quale sono inserite lamelle in legno orientabili: in pratica, una doppia pelle che si apre o si socchiude in relazione alle diverse condizioni di luce e di temperatura.

Il progetto è stato presentato all’Expo universale di Shangai 2010.


PARCO DEI MINISTERI (Esplanade Vigna Murata) 

All’interno del comprensorio di proprietà pubblica “Vigna Murata” è stata ipotizzata la realizzazione di un grande complesso a destinazione terziaria disegnato rivisitando la tradizione dei progetti di macrostrutture in voga negli anni ’70 del secolo scorso.

Nell’ambito di un’ipotesi di vasto processo di decentramento delle funzioni e di rigenerazione del centro storico si è pensato ad una sorta di “Defense” romana costituita da una griglia di edifici modulari alti circa settanta metri, destinati a sedi di Ministeri ed altri Enti italiani ed internazionali. Le varie e continuamente inedite prospettive che si instaurano tra gli edifici e la circostante campagna romana costituiscono la cifra stilistica del complesso.


BAUHAUS MUSEUM DESSAU  (Concorso internazionale di progettazione) 

Centenario (1919 -2019) fondazione Bauhaus


ENAV – Torre di controllo  (Concorso internazionale di idee) 

La torre di controllo costituisce, dal punto di vista progettuale, il luogo tipico della ricongiunzione dell’architettura e dell’ingegneria.

Troviamo infatti,  sorprendentemente, nella storia di questo tipo di edifici dalle valenze eminentemente tecniche e di servizio, una forte componente  di  figuratività architettonica che trova le radici all’interno delle sua stessa specificità.   Dalla  struttura,  che ha sempre avuto un ruolo nel determinare l’icnografia, allo spettro ampio degli interventi ingegneristici.

Seppure così tecnologico,  questo spazio  ha come  centro il controllore di volo, il lavoratore altamente qualificato capace di padroneggiare macchinari sofisticati, ma alla cui attenzione e concentrazione sono affidate responsabilità elevatissime.

Il progetto parte da qui: dalla componente umana  a cui deve  essere assicurato il maggior benessere ambientale finalizzato al miglior svolgimento possibile delle delicate funzioni professionali.

In questa ottica massima attenzione è stata dedicata alla scelta dei materiali a basso inquinamento, all’ergonomia ricercata degli arredi, alla  scelta di tecnologia “amichevole” nella componentistiche costruttive, all’idea di essenzialità in ogni forma architettonica.

Emerge una soluzione  architettonica semplice ma riconoscibile, che si adegua al programma progettuale che potrebbe apparire deterministico  nutrendosi in chiave innovativa  delle “ leggi della necessità” per introdurre variabili creative nella osmosi di   discipline tecniche ed umanistiche.


Vertical Farm – Torre di controllo  (Concorso internazionale di idee) 

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