Nell’ambito dei numerosi progetti dello studio Giunti Architetture tesi a definire una originale soglia linguistica nel connubio tra le tipologie, gli aspetti estetici ed il confronto con la città costruita , particolare rilievo assumono le architetture non residenziali, tra le quali spiccano i tre edifici scolastici e la “scatola” commerciale del piano di zona Quartaccio.
ASILO NIDO – vicolo dell’Annunziatella – Roma (1995-2013)
(Progetto realizzato nell’ambito del Punto Verde Qualità Grottaperfetta – Vincitore di Concorso di Progettazione).
L’asilo nido è destinato a sessanta bambini divisi in tre sezioni: una lattanti e due divezzi.
L’edificio si struttura attraverso la sovrapposizione di due maglie diversamente orientate sugli assi principali del sito. La prima, più esterna, determina la struttura portante, setti in cemento armato che sostengono la piastra costituente la copertura; la seconda, più arretrata e ruotata rispetto alla maglia strutturale, realizzata in mattoni di lecablock, costituisce l’involucro murario dell’organismo. Dalla copertura emerge il volume triangolare del lucernario, cuore dell’asilo, la cui falda orientata a sud contiene i pannelli fotovoltaici.
SCUOLA MEDIA CAIO DUILIO – viale Vega, Ostia Lido, Roma (1991-1998)
(Progetto vincitore di concorso di progettazione).
L’architettura di questo edificio assembla tre parti distinte, le aule, gli uffici e gli spazi polivalenti, in un impianto planimetrico articolato e complesso. L’edificio è pensato per essere percorso nella sequenza gerarchizzata di funzioni che ha il cuore negli spazi didattici comuni.
La scuola si colloca nella tradizione del rilevante patrimonio di architettura scolastica modernista a Roma dell’ultimo mezzo secolo. Innovativa dal punto di vista tipologico ma fuori da tentazioni tecnologiche o da fughe di tipo formalistico rappresenta il modello di scuola media inferiore rinnovata con al centro il sapere interdisciplinare. L’immagine del complesso è articolata e riconoscibile e in costante rapporto con il tessuto urbano vicino.
E’ un’architettura pensata in primo luogo per le esigenze degli studenti, ma anche per quelle dei docenti e del personale e prevede spazi funzionali aperti a fruitori esterni.
LICEO SCIENTIFICO CANNIZZARO – viale Oceano Indiano, Roma (1991-1997)
(Progetto vincitore di concorso di progettazione).
L’edificio deriva da uno schema distributivo che si caratterizza per una chiara elencazione volumetrica delle funzioni contenute nell’Istituto: palestra, servizi per la palestra, biblioteca, aule speciali, spazi per assemblee, auditorium, uffici amministrativi, aule normali, spazi di distribuzione, ognuno connotato per volume e per caratteristiche architettoniche, diversa finestratura, diverso colore nel trattamento delle pareti. Al piano terra (oltre agli uffici, aule speciali e laboratori) si trovano le funzioni di uso generale come palestra, biblioteca, auditorium, utilizzabili anche separatamente con possibile apertura al pubblico. Ai due piani superiori sono concentrate le aule normali. Un atrio, il corpo scala ed un porticato coperto con cupole trasparenti costituiscono l’elemento di cerniera di tutto l’organismo. All’esterno nell’area libera sono contenute, disposte in zone omogenee, le attrezzature sportive, le aree verdi ed i parcheggi.
In definitiva il progetto si propone di recuperare l’idea di edificio scolastico come organismo compatto ed autorevole, chiaramente morfologicamente distinto nel paesaggio urbano.
EDIFICIO COMMERCIALE – via Andersen, Roma (2007-2011)
L’edificio commerciale è ubicato a Roma nel Piano di Zona Quartaccio, tra via Andersen e via fratelli Grimm.
E’ costituito da due piani per circa 2000 mq di superficie commerciale.I due livelli si trovano entrambi quasi a raso rispetto ai rispettivi ingressi, posti a quote diverse.
L’involucro è rivestito di mattoni rossi pieni, murati con un gioco di chiaro scuro decrescente verso la sommità dell’edificio. Nel prospetto su via Andersen si la scatola chiude in testata con le finestratura degli impianti di elevazione, mentre il lato verso destra è dominato da tre drammatiche aperture che lasciano a vista la rampa di accesso al parcheggio scoperto sul lastrico solare enfatizzata sullo sfondo dal rivestimento in tessere di mosaico di colore azzurro.Il prospetto su via Fratelli Grimm e invece caratterizzato dalla parete chiusa solcata dai nastri finestrati dei due livelli commerciali da cui emergono sia le strutture metalliche della rampa pedonale di accesso al piano superiore e del montacarichi, sia l’ampia l’apertura di accesso alla rampa automobilistica. Il prospetto sul lato sud presenta in corrispondenza della scala di emergenza un grande vetrata strutturale.
STUDI PROFESSIONALI – via Umberto Zanotti Bianco, Roma (2004-2009)
Edificio contenente n.19 unità destinate a studi professionali per un totale di 4500 mc.
L’edificio completa la sperimentazione sulla pianta circolare già utilizzata nell’ambito dello stesso plani-volumetrico per due edifici ad uso abitativo, richiamando in un colloquio ideale il vicino castello di Giulio II.
Si caratterizza per la giustapposizione di due cilindri di diverso diametro e per l’accentuata estroflessione di tre prismi a sbalzo che identificano morfologicamente le sale riunioni, recuperando la cubatura non utilizzata per la rastremazione del corpo cilindrico alla base.
L’ossatura portante fuoriesce dall’involucro murario con pilastri obliqui che sostengono a vista il volume cilindrico superiore in aggetto.