Scarico e fognario
L’impianto di scarico, cioè l’insieme di tubazioni, raccordi e apparecchiature necessarie a ricevere, convogliare e smaltire le acque usate eliminate dagli apparecchi sanitari di uso domestico, dovrà permetterne il corretto deflusso ed il loro convogliamento alla rete fognaria.
Il dimensionamento delle condotte sarà eseguito con diametri appropriati onde evitare ostruzioni dei condotti che provocherebbero emissioni di odori verso i locali abitati, elevata rumorosità di scarico, ritorni di schiuma.
L’impianto sarà costituito, sia nelle sue colonne principali che nelle diramazioni orizzontali, da tubature fonoassorbenti in polipropilene triplo strato, il cui dimensionamento sarà progettato a norma di legge utilizzando diametri appropriati onde evitare ostruzioni dei condotti che provocherebbero emissioni di odori verso i locali abitati, elevata rumorosità di scarico e ritorni di schiuma.
Le colonne discendenti di scarico si eleveranno per tutta l’altezza del fabbricato, raccogliendo le acque da smaltire, dal piano sottotetto sino ai locali interrati, dove raggiungerà i punti d’innesto della rete fognaria.
Dalle colonne di scarico si dirameranno le tubazioni orizzontali che raggiungeranno i singoli apparecchi sanitari; esse convoglieranno l’acqua di scarico degli apparecchi verso le colonne, evitando la formazione di pressioni idrostatiche; il deflusso dell’acqua nell’impianto avverrà per gravità atmosferica (i liquami scenderanno per proprio peso): pertanto tutte le diramazioni orizzontali saranno disposte con una leggera pendenza verso l’efflusso.
I cambiamenti di direzione sia in orizzontale che in verticale saranno limitati al minimo indispensabile ed eseguiti con raccordi a largo raggio per evitare rallentamenti di velocità o altri effetti negativi per l’idoneo deflusso dei liquami.
Gli effetti della caduta verticale di acqua e liquami provocano sempre un urto sulle pareti della tubazione, la quale, proprio per questo motivo, sarà fissata saldamente, ove possibile, agli elementi strutturali; inoltre la caduta di liquami dall’alto genera rumore, quindi sarà valutato preventivamente la distribuzione planimetrica delle colonne ed il loro inserimento nelle murature.
Per evitare la fuoriuscita nell’ambiente di cattivi odori provenienti dalla rete di scarico sono collocati dei sifoni nelle singole utenze, che bloccano le pressioni e le esalazioni risalenti. La causa della formazione di queste pressioni e depressioni (vuoto) nelle colonne di scarico è l’acqua stessa che, defluendo velocemente verso il basso (fino a circa 10 m/sec.), spinge avanti a sé l’aria presente nella colonna e crea di conseguenza una depressione; anche le variazioni di direzione dei tubi orizzontali creano all’interno della colonna sovrappressioni che, in assenza di un risucchio più grande d’aria proveniente dalla condotta di ventilazione che possa colmarle, causerebbero l’asciugatura dei sifoni degli impianti collegati.
In corrispondenza degli attraversamenti del I impalcato, all’interno delle condotte di scarico saranno previsti organi di intercettazione di adeguata resistenza al fuoco, che avranno il compito di evitare che i condotti stessi possano propagare l’eventuale incendio (o anche solo fumo) dal locale interrato sino ai locali separati e, talvolta, distanti da quello direttamente colpito dal sinistro.
Ogni colonna del sistema di scarico si connetterà al sistema fognario tramite un pozzetto ispezionabile dotato di sifone orizzontale (sifone firenze) posto in corrispondenza del discendente per bloccare le pressioni e le esalazioni risalenti dalla rete pubblica: tale pozzetto costituisce il punto di separazione idraulica tra il sistema di scarico e il sistema fognario
L’impianto fognario, complementare al sistema di scarico e previsto nel volume interrato, è costituito da pozzetti prefabbricati in cemento collegati fra loro da una serie di tubazioni monostrato in PVC di grosso diametro a formare una rete di raccolta e smaltimento di tutte le acque di scarico, bianche, bionde (o grigie) e nere, che saranno convogliate verso esterno.
La dimensione e gli accorgimenti costruttivi usati nella scelta e nella posa di tutti i tipi di pozzetti sono stati tali da ridurre al minimo il pericolo di fuoriuscita dei liquami, da garantire la massima tenuta agli odori, evitando altresì che essi ricadano all’interno di ambienti chiusi, e consentendone la massima ispezionabilità.