Gas
L’impianto di alimentazione a gas per le utenze presenti negli edifici (caldaia condominiale e piani cottura) verrà ovviamente derivato dalla rete pubblica previa posa del contatore, posto sul perimetro esterno del lotto.
Una tubazione in materiale metallico dedicata rimarrà all’esterno delle singole unità abitative e sarà collegata direttamente alla caldaia condominiale, mentre le altre tubazioni principali di adduzione, sempre in materiale metallico, raggiungeranno la base degli edifici per poi salire esternamente lungo le facciate, in numero uguale alle utenze del fabbricato, per innestarsi, con interposto rubinetto e giunto isolante, alle linee dedicate alla distribuzione del gas metano alle singole cucine.
Questi tratti sotto traccia, costituiti da tubi in rame o in polietilene reticolato ed inglobati in appositi corrugati in PVC di sezione nettamente maggiore al tubo e di colore giallo, costituiscono appunto l’impianto di distribuzione del gas metano dalla colonna montante esterna ad ogni appartamento.
La linea correrà a pavimento (per convenzione deve viaggiare a 20 cm dai muri ed annegata nel sottofondo del massetto), fino ad arrivare in vicinanza del fornello con i fuochi, dove salirà sottotraccia fino ad una scatola gialla in cui alloggerà il maniglione smaltato di chiusura che, ruotati di 90°, bloccano o avviano il flusso del gas ai fornelli.
In cucina gli apparecchi a gas di comune utilizzo produrranno fumi di scarico (prodotti appunto dalla combustione del gas) che saranno convogliati all’esterno grazie alla presenza di un’apertura diretta verso l’esterno: sarà posto in opera uno spezzone di tubazione che attraversi la tamponatura esterna, per collegare successivamente la cappa d’aspirazione della cucina all’interno ed una griglia all’esterno.